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Pubblicato: Giovedì, 10 Ottobre 2019 09:55
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In considerazione della notevole incidenza dell’Osteoporosi, l’approccio clinico più corretto è quello di ordine preventivo, da attuare sia con misure igienico-ambientali, sia attraverso messaggi mirati alla popolazione, che risultino efficaci per ridurre il rischio della malattia (prevenzione primaria); di non minore importanza è inoltre la diagnosi precoce dell’Osteoporosi, in quanto la sua tempestiva e corretta formulazione, in presenza di livelli di massa ossea anche solo modestamente ridotti, può consentire di programmare opportuni interventi e di conseguenza di ridurre la successiva incidenza di fratture (prevenzione secondaria).
Poiché il picco di massa ossea raggiunto in età premenopausale e la velocità di perdita ossea che si verifica dopo la menopausa rappresentano due fattori determinanti dell’Osteoporosi, occorre, in una strategia di prevenzione, tenerne prioritariamente conto.
La prevenzione dell’Osteoporosi si concretizza attivando tutte le misure tese a impedirne o rallentarne la comparsa mediante la correzione dei fattori di rischio. Interventi non farmacologici (attività fisica, adeguato apporto di calcio con la dieta) oltre che l’eliminazione o la riduzione di fattori di rischio specifici modificabili (fumo, abuso di alcool, rischi ambientali di cadute) possono essere consigliati a tutti. Una dieta adeguata con giusto apporto di vitamina D, ma anche equilibrata con corretto apporto di proteine, carboidrati e lipidi può essere utile per ottimizzare il picco di massa ossea anche in età giovanile.
L’utilizzo di farmaci per la prevenzione dell’Osteoporosi non è in generale giustificata.
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Pubblicato: Giovedì, 10 Ottobre 2019 09:55
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L’Osteoporosi è una malattia delle ossa molto frequente che può colpire specialmente dopo i 50 anni. Si tratta di una rarefazione del tessuto osseo, che interessa particolarmente le donne dopo la menopausa che, infatti, si ammalano da 3 a 4 volte più degli uomini.
Un graduale indebolimento delle ossa è normale dopo i 40 anni e fa parte del naturale invecchiamento. Quando le ossa, e soprattutto la colonna vertebrale, il polso e il collo del femore, diventano fragili e deboli, significa che il processo è degenerato in malattia: l’Osteoporosi. Le persone che soffrono di Osteoporosi sono soggette, più delle altre, al rischio di frattura: una caduta, un urto o anche un semplice movimento che non avrebbero conseguenza in una persona normale, possono causare fratture in un ammalato di Osteoporosi.