La Fondazione per l’Osteoporosi O.N.L.U.S. si occupa di ricerca e prevenzione. Ha come obiettivo l'informazione alla popolazione e la formazione dei medici per combattere la malattia.

Oggi sono disponibili numerosi farmaci, assumibili per via orale o per iniezioni sottocutanee e per infusione endovenosa, che si sono dimostrati efficaci nel trattamento dell’Osteoporosi, grazie ai quali è possibile ridurre l’incidenza di nuove fratture e di conseguenza migliorare la qualità di vita dei pazienti.

Prevenzione con l’informazione.W

Progetto per combattere l’OSTEOPOROSI

PREMESSA

Si stima che in Italia ci siano circa 5 milioni di malati di Osteoporosi (ca 4 milioni donne e oltre 1 milione uomini) e cioè l’8% della popolazione, percentuale che nei prossimi 20 anni potrebbe aumentare del 25% nella popolazione over 65, anche per effetto dell’allungamento della vita, del maggior numero di malati accertati negli uomini.

La ricerca AMMEB (Age Menopausal MEnarch BMI – Body Mass Index), promossa dalla Fondazione per l’Osteoporosi Piemonte o.n.l.u.s., finanziata dalla Compagnia di San Paolo e altri enti e realizzata dai ricercatori della Struttura Complessa Universitaria di Geriatria e Malattie Metaboliche dell’Osso dell’Università della Città della Salute e della Scienza di Torino, coordinati dal Direttore Professor Giancarlo Isaia, ha evidenziato che: nella popolazione femminile over 65, oltre il 33% soffre di Osteoporosi e il 47% di Osteopenia e che circa il 17% delle donne è andato incontro ad almeno una frattura non provocata da trauma.

Questi dati sono stati presentati alla stampa il 25 marzo 2014 e hanno avuto molta risonanza. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista internazionale Calcified Tissue International con il titolo “Prevalence of post menopausal osteoporosis in Italy”.

L’Osteoporosi è una grave pandemia silenziosa della quale pochi si occupano. La sua percezione da parte dei Medici e dell’opinione pubblica è mediamente scarsa e non sempre viene gestita con criteri scientifici e comportamentali coerenti alla sua gravità sociale.

Un segnale di questa situazione è dato anche dalla limitazione nei farmaci, imposta dalla Nota 79 del 14 maggio 2015 del Ministero della Salute, e dalle lunghe attese per avere una visita specialistica: è molto dura e viene attuata da alcune A.S.L. (andando oltre la nota stessa) sulle spese sanitarie e sulla prescrizione dei farmaci. La nota ha limitato anche il numero di molte prestazioni mediche, creando pericolose attese.

L’Osteoporosi rappresenta anche un grosso problema umano e sociale per l’alto numero di invalidati gravi che genera. I pazienti pesano sulle famiglie e sulle strutture sanitarie e talvolta cadono in depressione; genera anche un alto costo sanitario e sociale sia per l’assistenza che per l’accompagnamento, destinato ad aumentare: 18.000 pazienti all’anno diventano disabili da frattura di femore da Osteoporosi con una mortalità molto alta nel primo anno post-intervento (25%).

L’Unione Europea, nelle raccomandazioni in fatto di salute pubblica, sottolinea che:

la lotta all’Osteoporosi deve essere considerata uno fra i più importanti obiettivi: l’Osteoporosi, con le sue complicanze, rappresenta uno dei maggiori problemi di salute degli anziani”.

La International Osteoporosis Foundation (IOF) denuncia una scarsa cura degli uomini e delle fratture che li colpiscono ed evidenzia un forte aumento dell’Osteoporosi maschile.

Il suo Presidente, il Professor John A. Kanis, in occasione della “Giornata Mondiale dell’Osteoporosi 2014” ha dichiarato: «Si stima che il rischio di una frattura da osteoporosi in uomini over 50 sia superiore al 27%, più alta dello sviluppo del cancro alla prostata».

LO SCOPO

Per tutti questi motivi la Fondazione ha deciso di realizzare il progetto “Prevenzione con l’Informazione.w” rivolto a POPOLAZIONE, MEDICI E AUTORITÀ per informare sulla gravità e diffusione dell’Osteoporosi e sulla necessità di prevenzione precoce prima che sopravvengano le fratture, la parte più temibile delle conseguenze della malattia. Infatti l’Osteoporosi è asintomatica e molte volte si manifesta con la prima frattura quando oramai è tardi. Ne conseguono facilmente gravi disabilità che costringono progressivamente alla sedia a rotelle e talvolta all’allettamento, determinando una diminuzione importante della qualità di vita, quando non una riduzione della sua durata media.
Occorre che tutti si rendano partecipi della necessità di prevenzione e ne diffondano l’importanza a partire dai Medici di base.

Fortunatamente l’Osteoporosi si può prevenire!

Con ottimi risultati se la prevenzione è attuata precocemente in modo da consentire, se necessario, cure tempestive.
Prima di arrivare alla malattia vera e propria c’è una fase normalmente abbastanza lunga nella quale è possibile intervenire in modo leggero ed efficace con vitamina D ed integratori, accompagnati da un appropriato stile di vita. In ogni caso, occorre consultare il proprio Medico che dovrà fare un esame generale ed indicare eventuali necessari cambiamenti dello stile di vita, di farmaci o integratori oppure di esami strumentali.
In questi anni studi sempre più approfonditi e farmaci sempre più mirati rendono possibile una prevenzione efficace dell’Osteoporosi.
Abbiamo quindi formulato il progetto che mira a sensibilizzare Popolazione, Medici e Autorità sulla gravità della malattia:

 

PREVENZIONE CON L’INFORMAZIONE.W

Progetto di Prevenzione dell’Osteoporosi
rivolto a Popolazione, Medici, Autorità.

Il progetto si basa essenzialmente sull’uso del web (social, e-mail, pubblicità gratuita per onlus su Google, Youtube, con messaggi frequenti, sito internet istituzionale, stampa: interviste, approfondimenti, redazionali). L’altro punto essenziale è l’informazione aggiornata ai Medici, affinché a loro volta, possano diffonderle ai loro pazienti e li orientino verso una prevenzione precoce e cure tempestive, se necessarie.
Per le donne subito dopo la menopausa, per gli uomini dai 55/60 anni (l’Osteoporosi colpisce anche gli uomini in maniera superiore alla stima odierna.

Per i medici

L’Osteoporosi è una grave malattia silenziosa che colpisce in Italia 4,5 milioni di persone, dei quali 1 milione uomini, pari al il 7,5% della popolazione. Questa malattia ha un’enorme rilevanza sociale, poiché comporta un alto rischio di fratture che, nel caso di anziani, sono tra le cause di mortalità, oltre a un grande numero di invalidi: il 50% delle persone con frattura al femore subisce una forte riduzione della propria autosufficienza, e in circa il 20% dei casi richiede un’ospedalizzazione a lungo termine, con gravi oneri economici per il sistema sanitario e le famiglie.

Tuttavia la percezione di questa malattia da parte dei medici e dell’opinione pubblica è molto spesso scarsa e non sempre gestita coerentemente con la sua gravità sociale. Per questo motivo la Fondazione per l’Osteoporosi o.n.l.u.s. ha dato vita al Progetto “Prevenzione con l’informazione.w” per informare la popolazione e indurla alla prevenzione, ma anche i medici devono essere preparati perché costituiscono la prima frontiera per contenere la malattia con prevenzione precoce e cure tempestive.

Lezioni sull’Osteoporosi del Prof. Isaia e della prof.ssa D’Amelio

Progetto scuole 2014-2015

Il 5 dicembre 2014 alle ore 12, presso la Fondazione per la Scuola Compagnia di San Paolo, si è tenuta la conferenza Stampa per presentare il progetto “OSTEOPOROSI: UN PROBLEMA NON SOLO PER VECCHI”, campagna di sensibilizzazione per le scuole secondarie di secondo grado, promossa dalla Fondazione per l’Osteoporosi Piemonte o.n.l.u.s in collaborazione con la Fondazione per la Scuola e l’Ufficio Scolastico Regionale, con il patrocinio della Regione Piemonte e il sostegno della Compagnia di San Paolo.

Erano presenti l’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Dott. Antonio Saitta, la Presidente della Fondazione per l’Osteoporosi Piemonte o.n.l.u.s., Cav. del Lav. Claudia Matta, con il consigliere Prof. Carlo Campagnoli, promotore e realizzatore dell’iniziativa, il Dott. Stefano Suraniti, Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale Piemonte e il Dott. Stefano Scaravelli responsabile Area Sanità e Ricerca Scientifica della Compagnia di San Paolo, che ha sostenuto finanziariamente una parte importante del progetto. L’Assessore alla Sanità ha avuto parole di apprezzamento per l’impegno della Fondazione per l’Osteoporosi Piemonte o.n.l.u.s. sul fronte della prevenzione, che è stata messa al centro della propria attività con il progetto “Prevenzione con l’informazione”, oltre alla ricerca scientifica.

Investire sulla prevenzione significa migliorare la qualità della vita e al contempo ridurre i costi per la sanità. In base ai dati della ricerca realizzata  dalla Fondazione per l’Osteoporosi Piemonte o.n.l.u.s. emerge che in Piemonte almeno 1/3 della popolazione femminile in menopausa è colpito da Osteoporosi: oltre ai rilevanti aspetti medici e umani, si tratta di un alto costo sanitario che a breve potrebbe diventare difficilmente sostenibile per il sistema sanitario. La campagna “Osteoporosi: non solo un problema per vecchi” è un forte stimolo e un impegno per coinvolgere anche i ragazzi e le ragazze informandoli delle conseguenze sfavorevoli del sottopeso ed educandoli a una maggiore attenzione alle esigenze del proprio organismo. Presenti alla conferenza tre testate giornalistiche: La Stampa, l’Avvenire, la Voce del Popolo.

Progetto Scuole 2015-2016

L’Osteoporosi è una malattia poco conosciuta e, di conseguenza, poco temuta, nonostante colpisca il 7.5% della popolazione italiana. Purtroppo in assenza di prevenzione e controlli medici mirati, sfocia in fratture frequenti che possono essere fortemente invalidanti. Per quanto la malattia colpisca più frequentemente gli anziani, il problema interessa anche i ragazzi perché la prevenzione parte da una buona strutturazione dell’osso nell’adolescenza/prima giovinezza, quando sono in piena attività i fattori di crescita e perché una alimentazione inadeguata e il sottopeso che ne deriva possono interferire con la crescita e il consolidamento dell’osso, determinando osteopenia o anche osteoporosi con aumento di rischio di fratture.
Per questi motivi, la Fondazione per l’Osteoporosi Piemonte o.n.l.u.s. ha organizzato una campagna di sensibilizzazione e un concorso sulla prevenzione dell’osteoporosi e i rischi dell’anoressia per gli studenti delle Scuole Secondarie Superiori del Piemonte: “Osteoporosi: non solo un problema per vecchi”.
La campagna “Osteoporosi non solo un problema per vecchi” è un forte stimolo e un impegno per coinvolgere anche i ragazzi e le ragazze educandoli a una maggiore attenzione alle esigenze del proprio organismo.

News ed Eventi

L'osteoporosi, una malattia degenerativa...

FACEBOOK